Scuola dell’Infanzia – Capitignano

Il progetto di Capitignano si sviluppa nell’area esterna della scuola dell’infanzia, uno spazio che risultava difficilmente fruibile in determinati periodi dell’anno perché mancava una zona riparata che permettesse di svolgere attività didattiche per un tempo prolungato.

L’idea del progetto è stata perciò quella di creare uno spazio privo di confini, adattabile alle situazioni climatiche delle stagioni.  

Nello specifico sono stati inseriti una serie di elementi che hanno l’obiettivo, da un lato di mettere a fuoco ed approfondire, e dall’altro possono subire trasformazioni e rivisitazioni a seconda delle strategie adottate.

Il progetto così come pensato vuole essere “cantiere permanente” in continua evoluzione nel quale si propongono possibilità e si forniscono indizi per esprimere/ costruire/smontare/ricostruire un ambiente che rispecchia il percorso di crescita lasciando traccia tangibile del processo evolutivo e conoscitivo.

Un pluviometro diventa quindi un piccolo serbatoio di acqua piovana utile per innaffiare le piante, un anemometro segna il vento ma tramite le sue foglie ne fa sentire i suoni, un termometro-barometro con una grande lavagna per gli appunti raccoglie spunti di riflessione.

O ancora superfici specchianti per inseguire il cielo, un cannocchiale per osservare, sperimentare e mettere a fuoco, superfici trasparenti su cui interpretare, lasciare traccia..

Una piccola sfera geodetica dove osservare la volta celeste con il naso all’insù, ma anche serra dove coltivare nel periodo invernale o svolgere attività.

Un lungo pontile che conduce ad osservare il paesaggio circostante, ma anche spazio per sostare, correre, giocare,…
Un orto-giardino con banco da lavoro per sperimentazioni e preparazioni, pluviometri per la raccolta d’acqua piovana per innaffiare l’orto.
Una meridiana per stimolare la conoscenza dello scorrere del tempo e di come la luce, mediante la generazione di ombre.

Prima e dopo